sabato 27 aprile 2013

Ex Agente KGB svela segreto su avvistamenti UFO


"Bastava incrementare il numero di aerei da combattimento in volo e la probabilità che un Ufo si facesse vedere era quasi del 100 per cento", ha spiegato un ex agente segreto.

Il fuori onda dello scorso novembre nel quale il premier russo Medvedev parlava di file segreti sugli Ufo e di notizie riservate sulla presenza degli Alieni sulla Terra è stato rapidamente archiviato, in Occidente, come uno scherzo d'aprile parecchio anticipato. Ma non in patria, dove l'argomento è preso molto seriamente, da decenni, ai più alti livelli.

La maggior parte dei documenti risalirebbe all'epoca nella quale ancora esisteva l'URSS, documenti tutt'ora classificati e il cui contenuto non è mai stato reso pubblico. Ma qualcosa sta incominciando a trapelare.

A sollevare il velo sono gli stessi ufficiali dell'esercito o del famigerato KGB che, ormai in pensione e senza più ruoli di responsabilità, tra una chiacchiera e l'altra, lasciano intuire la realtà con la quale hanno avuto a che fare nei decenni scorsi.

Uno di loro è Vasily Yeremenko, ex generale dell'Intelligence russa e ricercatore presso l'Accademia di Sicurezza, Difesa, Legge e Ordine pubblico. L' occasione è stata l'ultima edizione delle Letture Ziegel, un incontro che ha luogo ogni due anni a Mosca, dedicata a Felix Ziegel, astronomo e matematico ritenuto dagli appassionati del settore il fondatore dell' ufologia russa.
Per lungo tempo, i resoconti di strani avvistamenti nei cieli dell'allora Unione Sovietica erano considerati solo fantasie non meritevoli di essere prese in considerazione. Solo pochi ricercatori, come appunto Ziegel, erano invece convinti che quei fatti dovessero essere studiati in modo approfondito. Negli anni '60 del secolo scorso, lo scienziato organizzò varie letture pubbliche sull'argomento, invitando i partecipanti ad aiutarlo nel raccogliere quante più informazioni possibili sugli oggetti volanti non identificati.
Ma la vera svolta, secondo Yeremenko, arrivò un po' più tardi.

Nel settembre del 1977, a Petrozavodsk, in Carelia, un enorme e brillante bagliore, dal quale si dipartivano raggi luminosi, rimase a lungo sospeso sopra la città, sotto lo sguardo stupefatto di migliaia di abitanti. Molti di loro, terrorizzati, intasarono di telefonate e di richieste di aiuto i centralini delle forze dell'ordine. Il fenomeno inspiegabile preoccupò i Paesi confinanti anche oltre la Cortina di Ferro: i governi chiesero ufficialmente ai sovietici di sospendere la loro misteriosa esercitazione militare...
La goccia che fece traboccare il vaso sarebbe però stata una lettera spedita da Anatoly Petrovich Aleksandrov, l'illustre fisico considerato il padre dell'energia nucleare russa, all'epoca presidente dell'Accademia delle Scienze. Fu lui, ha rivelato la fonte, ad insistere perchè fosse promosso un programma speciale di studi per interpretare questi fenomeni anomali avvistati da tanti testimoni: continuare ad ignorarli, disse, sarebbe stato un grave errore.
E così, ha rivelato l'ex ufficiale del KGB- che a quei tempi controllava i settori dell'aeronautica militare e dell'industria aerea- il governo sovietico iniziò ad esaminare con maggior attenzione i rapporti su qualsiasi avvistamento fuori dal consueto: alla fine degli anni '70 se ne contavano già a centinaia. I soldati assegnati alle unità missilistiche vennero istruiti sul da farsi nel caso apparissero degli Ufo in cielo: la cosa più importante era non agire in alcun modo, per evitare una ritorsione in risposta all'aggressione.
Anzi, in un poligono di tiro venne addirittura sperimentato il metodo per evocare uno di questi oggetti non identificati. Avvenne circa 30 anni fa, nella regione di Astrakhan. "Ci rendemmo conto che bastava incrementare il numero di aerei da combattimento in volo e mettere in campo i nostri armamenti: la probabilità che un Ufo si facesse vedere era quasi del 100 per cento", ha detto Yemenenko, che li ricorda come sfere luminose.
Il racconto dell' ex agente segreto russo confermerebbe quanto già ammesso da alcuni militari americani ed apparso in alcune immagini d'epoca: durante i test di nuove armi (soprattutto nucleari), oppure nel bel mezzo diun'escalation di tensione militare, gli Ufo si sarebbero palesati anche dall'altra parte del mondo, negli Stati Uniti.
Ad un certo punto, veder comparire quelle luci "a comando" sarebbe persino diventata quasi un'abitudine per coloro che partecipavano all'esperimento. Qualcuno cercò persino di mettersi in comunicazione con loro, nel modo più primitivo: a gesti. "Funzionava così: una persona a terra agitava le braccia, muovendole due volte a destra e due volte a sinistra. La sfera nel cielo reagiva facendo altrettanto, oscillando due volte a destra e due volte a sinistra. Non abbiamo mai saputo spiegarlo", ha raccontato Yeremenko.

E il mistero è rimasto. Nonostante gli anni di studio congiunto tra gli esperti militari e gli scienziati, il programma governativo arrivò a formulare tre ipotesi finali: si poteva trattare di fenomeni naturali che la scienza non era ancora in grado di capire, potevano essere velivoli da ricognizione statunitensi o giapponesi, oppure erano davvero oggetti volanti extraterrestri.
"Oggi, gli avvistamenti Ufo sono relegati sulle pagine dei tabloid scandalistici", si è lamentato l'ex generale. Ecco perchè, dice, gli studiosi seri non osano ammettere il loro interesse su questi argomenti e restano in silenzio. "Nelle mie conversazioni private con piloti d'aereo e cosmonauti, ho sentito più volte da loro storie di Ufo. Storie delle quali non vogliono assolutamente parlare in pubblico. Ma io sono convinto che queste tematiche debbano essere affrontate seriamente, perchè è in gioco la nostra sicurezza".

A cura di Sabrina Pieragostini

Fonte:
http://www.antikitera.net/news.asp?id=12428&T=5</div>


 

sabato 20 aprile 2013

Graduale Disclosure del Governo Americano sugli UFO


Dal 1989, ci sono le storie di dischi volanti nella zona misteriosa 51 base militare del Nevada.

Due nuovi libri esplorano come si è evoluta la storia nel corso degli ultimi 24 anni e se c'è qualche verità alle affermazioni dell'ex scienziato governativo Bob Lazar, che dice di aver lavorato presso la base segreta di Groom Lake.

Un libro del ricercatore canadese Grant Cameron, lo scrittore di UFO, Area 51 e informatori del governo, sostiene che i racconti dell'Area 51 facevano parte di un progetto di graduale rilascio di informazioni al pubblico sul tema UFO.

Cameron ha detto che la divulgazione formale da parte del governo è improbabile, ma che sia in atto un graduale programma di divulgazione, utilizzando i mass media per rilasciare gradualmente la storia, utilizzando le versioni romanzate per proteggere il materiale classificato riguardante la sicurezza nazionale, come ad esempio come volano i nostri jet", ha detto Cameron.
"Loro vogliono proteggere i files, ma non vogliono che l'opinione pubblica sia bloccata ai fatti del 1947 (incidente di Rooswell)."

Cameron dovrebbe parlare all'Atomic Testing Museum entro la fine dell'anno.
Un altro autore, l'ingegnere aerospaziale T.L. Keller, parlerà presso il museo dell'Area 51 del suo nuovo libro, che esamina la tecnologia degli UFO.

Keller ha lavorato per il Jet Propulsion Laboratory della NASA con un team di ricerca di esplorazione interplanetaria e dove ha sviluppato un sistema informatico per le missioni interplanetarie.

Durante un discorso nel 2011, Keller ha discusso le possibilità dei progetti "super-segreti" che vengono testati nella zona e altre tecnologie che potrebbero sfruttare la tecnologia di propulsione aliena. Keller si riferisce anche a un discorso che Ben Rich aveva rilasciato nel 1993 alla UCLA sul suo lavoro alla Lockheed Martin. Il CEO uscente ha detto al pubblico: "Si può immaginare, quindi ha fatto la Lockheed-Martin".

Keller ha affermato che un sacco di dispositivi di fantascienza che sono raffigurati nei film sono già in fase di creazione, o sono già stati creati.

Traduzione a cura di Arthur McPaul

Foto di apertura
Crediti: NASA, ESA, and the Hubble Heritage Team

Fonte:
http://ufosightingshotspot.blogspot.it/2013/04/aerospace-engineer-talks-about-area-51.html</div>



martedì 16 aprile 2013

Gli Alieni Esistono: parola di Kaku e Dartnell!


La Via Lattea è così grande, che non c'è dubbio, statisticamente parlando, che esistonano gli ET.

Questo è quello che dicono molti eminenti scienziati. Ma a cosa assomigliano gli alieni? Sono esseri intelligenti? Riusciremo mai a trovarci faccia a faccia con loro?

Nella prima puntata di "Aliens: The Definitive Guide", il famoso fisico teorico Michio Kaku è tra coloro che prendono una posizione forte sulla più grande domanda circa la ricerca di vita intelligente nell'Universo.

"Alcuni scienziati dicono che forse siamo le uniche forme di vita nell'Universo. Beh, quante stelle ci sono là fuori nell'Universo? Il telescopio spaziale Hubble può vedere un centinaio di miliardi di galassie, che è solo una piccola parte dell'Universo visibile ", dice Kaku.

"Ogni galassia è costituita da un centinaio di miliardi di stelle. Un centinaio di miliardi di stelle in centinaio di miliardi galassie fa circa 10 sestilioni, un numero con 22 zeri dopo di esso. E' difficile affermare che non ci siano esseri alieni nello spazio esterno!".

Recenti scoperte planetarie da parte del telescopio spaziale Kepler della NASA hanno confermano l'esistenza di un gran numero di pianeti nel nostro vicinato galattico e il numero dei mondi simili alla Terra è in aumento, aumentando le aspettative che la vita si possa essere evoluta in molti di loro.

"C'è uno zoo esotico di pianeti là fuori. Molti di essi non sono come il tipo di pianeti che troviamo nel nostro Sistema Solare ", secondo l'astrobiologo Lewis Dartnell.
"Una sorta di pianeta comune nella galassia è un mondo d'acqua, un pianeta con un oceano molto profondo, forse di centinaia di chilometri di profondità. La vita in questi mondi d'acqua potrebbe essere abbastanza riconoscibile".

Ma mentre gli scienziati ancora non sanno esattamente come la vita possa apparire sui mondi a centinaia di migliaia di miliardi di chilometri di distanza, secondo Dartnell: "I meccanismi di propulsione che si sono evoluti nei pesci alieni sarebbero abbastanza simili ai meccanismi di propulsione che si trovano sulla Terra, semplicemente perché stanno risolvendo la stessa situazione di sopravvivenza con i mezzi a loro disposizione".

Grazie ai progressi della nostra capacità di individuare altri pianeti nella Via Lattea, gli scienziati stimano che ora ci potrebbero essere centinaia di miliardi di pianeti che potrebbero ospitare la vita.
Ma in che modo è la vita intelligente aliena?

"Ci sono tre ingredienti di base per diventare una civiltà avanzata", dice Kaku, uno dei fisici leader nel mondo.

"In primo luogo, è necessario disporre di due occhi stereo, gli occhi di un cacciatore, perché i predatori sono più intelligenti delle prede. Ecco perché noi diciamo 'furbo come una volpe' e 'muto come un coniglio. Se sei un predatore, significa che devi avere una mimetica e una certa invisibilità. Devi essere in grado di superare in astuzia la preda.

"In secondo luogo, è necessario disporre di un pollice opponibile, una mano, un artiglio, un tentacolo, qualcosa con cui è possibile manipolare l'ambiente per creare macchine e alla fine, le navi stellari.

"E in terzo luogo, la lingua. Devi essere in grado di accumulare le tue conoscenze con le generazioni future. La conoscenza che si ottiene da questa generazione deve essere tramandata in modo da creare vaste civiltà capaci di portarti fin sulle stelle".

Traduzione a cura di Arthur McPaul

Foto in alto:
Lo scienziato americano Kaku alla emittente TV americana CNN (credit: CNN)

Fonte:
http://www.eresey.com/2013/04/ets-exist-renowned-scientists-say-on-aliens-the-definitive-guide/</div>




Avvistamenti UFO marzo 2013


Una raccolta di avvistamenti UFO dal mondo di Marzo 2013.




domenica 14 aprile 2013

Alieno di Atacama: pubblicità per nuovo film o realtà?


Il recente comunicato stampa circa il documentario sull'alieno Sirius del Dr. Steven Greer, sta creando un bel pó di polemiche sul web.


Il piccolo presunto alieno chiamato Atacama Humanoid è stato trovato in una città fantasma chiamata La Noria, ex città industriale di successo del nitrato, che fiorì in questa regione prima della prima guerra mondiale, dopo che i tedeschi inventarono il nitrato sintetico.

Secondo un rapporto pubblicato sul quotidiano La Estrella de Arica il 19 ottobre del 2003, a cura del giornalista Camilo Aravena Arriagada: "tutto è iniziato una mattina d'inverno, quando un uomo del posto, dalla pampa, chiamato Oscar Muñoz, stava seguendo il suo hobby di collezionare gettoni, bottiglie e altri oggetti di valore storico recuperate in città fantasma come questa".
Muñoz andó appositamente a cercare i "tesori" a La Noria, posta a 56 km all'interno della capitale provinciale di Iquique nel nord del Cile.

Durante questa ricerca, si imbatté in un panno bianco legato con un nastro viola che conteneva uno strano scheletro non più grande di 15 cm [delle dimensioni di una penna]. Era una creatura con denti duri, una testa gonfia con un ulteriore rigonfiamento strano sulla parte superiore. Il suo corpo era squamoso e di colore scuro e a differenza degli esseri umani aveva nove costole.



Foto del volto dell'umanoide di Atacama. (Credit: IIEE)


Alejandro Dávalos, un operaio amico di Oscar Muñoz, dopo aver ripreso una fotografia della creatura, ha ricevuto una certa attenzione perchè la storia e la foto è stata pubblicata in Cile dal tabloid La Cuarta.
Questo documento è notoriamente sensazionalista quindi deve essere preso con le "pinze". Il titolo del 9 ottobre 2003 diceva: "La scoperta di un orribile commovente nano extraterrestre a Iquique!" La storia era molto ironica, ma le città fantasma di Humberstone e La Noria sono ben note per le preseunte attività paranormali.

L'articolo di Aravena a La Estrella ha tracciato la storia iniziale della creatura. Muñoz lo avrebbe venduto a un imprenditore locale che possiede un pub a Iquique per 30.000 pesos (circa 64 dollari in cambio attuale). Il nuovo proprietario ha poi pagato per fotografare l'alieno.
La creatura stessa è stata infine venduta a un uomo d'affari spagnolo per una cifra molto più alta e l'avrebbe poi portata in Spagna, dove è sparita dal dibattito pubblico.



Radiografia del presunto alieno di Atacama. (Credit: IIEE)


Anche se io non sono a conoscenza dei dettagli della transazione, è probabile che il Dr. Greer abbia portato la creatura al Simposio di Esopolitica vicino a Barcellona nel 2009, dove è stato uno dei relatori.

Aravena ha citato diversi ufologi e uno scienziato, che hanno dato le loro valutazioni preliminari. La prima impressione è stata che la creatura potrebbe essere un feto di pochi mesi, ma questo è stato respinto da Mario Pizarro, che rappresenta il gruppo di ricerca UFO AION del Cile nel nord. "Nessuno ha fatto una seria indagine per determinare ciò che essa è", ha detto Pizarro, "ma non credo che abbia niente a che fare con un feto. La mia opinione personale è che si tratta di qualcosa di molto strano. Non posso dire che sia un extraterrestre".
Pizarro ha anche confermato che questa zona di La Noria è ricca di segnalazioni di eventi paranormali.
Il mio vecchio amico Rodrigo Fuenzalida, direttore di AION a Santiago e probabilmente il più noto ufologo del Cile, è stato molto più scettico dopo aver visto la creatura a Iquique.
Egli ha affermato che, "dopo aver visto la figura da vicino, ho potuto notare qualcosa che sembrava il resto di un cordone ombelicale. Un segno visibile sulla zona parietale sinistra avrebbe modellato la testa e il rigonfiamento a quello che ora appare. Questo caso è un enigma che deve essere analizzato da professionisti nel campo della medicina e della biologia, ma non credo che abbia niente a che fare con un caso di esseri ET".

Un biologo della Arturo Prat University, il dottor Walter Seinfeld, è stato ancora più scettico. Ha detto al giornale Arica che, "senza dubbio si tratta di un mammifero e sono quasi sicuro che sia umano", anche se ha chiarito che non può dare un parere più definitivo senza esaminare la creatura.



Il team di studiosi spagnoli. (Credit: IIEE)


Abbiamo scoperto che la creatura è stata acquistata in Spagna da Ramón Navia-Osorio, un ricco imprenditore di Barcellona che gestisce l'IIEE (acronimo spagnolo per Istituto di Investigazione e Studio Esobiologica), una organizzazione UFO costituitasi nel 1975.
Navia-Osorio ne era stato membro per molti anni prima di diventare direttore del gruppo. Abbiamo trovato un lungo rapporto, "El Ser Antropomórfico de Atacama" (L'essere antropomorfo da Atacama), scritto da Navia-Osorio e pubblicato da Julio González in "Realidad OVNI" (Realtà UFO), un grande sito web di notizie UFO argentino specializzato nei casi dell'America Latina, il 5 aprile 2013.

Navia-Osorio inizia raccontando il suo viaggio in Cile settentrionale dieci anni prima, alla fine del 2003, e come ha incontrato Oscar Muñoz nella città fantasma di La Noria e poi Alejandro Dávalos, il giovane operaio che ha scattato le prime foto della creatura e le altre persone della zona.
Il contatto tra gli ufologi cileni e spagnoli e Raúl Núñez Gálvez, un ufologo cileno che ha vissuto in Spagna per molti anni ed è stato membro dell'IIEE.
Anche lui, ha viaggiato con Navia-Osorio a La Noria. La ricercatrice spagnola ha rilasciato ulteriori dettagli storici e paranormali su questa zona e delle città fantasma.

Navia-Osorio ha fornito anche il nome del proprietario di un pub Iquique, Ricardo Clotet, spiegando che la transazione originale con Oscar Muñoz ha avuto luogo attraverso il fratello, Ricardo Muñoz, che a sua volta ha contattato Clotet. I dettagli della transazione tra Clotet e Navia-Osorio non si discutono, ma si diceva che si trattava di poco meno di 100$ che Clotet avrebbe pagato a Muñoz. In ogni caso, l'operazione sarebbe avvenuta entro il 2004 e la creatura fu è stata poi trasferita in Spagna.

A suo merito, Ramón Navia-Osorio fece un serio sforzo per far analizzare la creatura da scienziati e medici, anche se la maggior parte di loro sembrava riluttante a mettersi in gioco e soprattutto mettere i loro nomi in un rapporto firmato con delle conclusioni scientifiche. Il 5 luglio 2004, la creatura è stata presentata alla Reale Accademia delle Scienze di Barcellona, ​​dove è stato esaminato da diversi medici, biologi e zoologi i cui nomi sono riportati nella relazione di Navia-Osorio.
È stato notato un atteggiamento di chiusura mentale di molti degli scienziati della prestigiosa Università Complutense di Madrid e altre istituzioni accademiche. Egli sostiene che alcuni di questi professori ammetterebbero fuori dal documento che potrebbe essere qualcosa di veramente unico e strano, ma poi si sarebbero rifiutati di affermare la stessa cosa in una relazione scritta o anche in una registrazione audio/video.

Navia-Osorio fornisce il testo di due documenti scientifici nel suo rapporto. Il primo è il rapporto "radiologico" firmato da medici E. Feijoo, C. López e JM Colomer. Esso consiste essenzialmente in una descrizione dettagliata della creatura stessa ma evita ovviamente di dare alcuna conclusione circa la sua origine.
È chiaro da questo rapporto, tuttavia, che la creatura non è una bufala come ha cavallerescamente suggerito uno scienziato anonimo ritenendolo fatto con ossa di uccelli.

Il secondo documento trascritto è un rapporto medico forense scritto dal Dr. Francisco Etxeberria Gabilondo, professore di Medicina Legale e Forense presso l'Università Paesi Baschi e specialista in antropologia forense per l'Università Complutense, che ha scritto il rapporto presso la IIEE (probabilmente a pagamento, anche se questo non è menzionato).
Il Dr. Etxeberria ha scritto che: "si tratta di un corpo mummificato con tutte le caratteristiche tipiche di un feto. Il corpo ha una lunghezza di 14 cm e visualizza tutte le strutture e i legami anatomici normali per la testa, tronco ed estremità, continua con una descrizione dettagliata di ciascuna parte del corpo e infine, dà la sua visione complessiva:

"Nel loro insieme, le proporzioni delle strutture anatomiche (scheletro e le parti più morbide), il livello di sviluppo di ciascuna delle sue ossa e la sua configurazione macroscopica, ci permettono di interpretarla senza ombra di dubbio come un normale feto mummificato [...] Sia sulla base della lunghezza totale del corpo così come la lunghezza delle ossa, si può stimare che è un feto in un periodo di gestazione approssimativa vicino alle 15 settimane".

La prossima domanda è: come ha fatto questo feto, se questo è quello che è, ad essere ritrovato nella zona abbandonata vicino alla vecchia chiesa di La Noria dove è stato trovato da Oscar Muñoz, avvolto in un panno?
Ovviamente nessuno lo sa, ma il dottor Etxeberria ipotizza che non è un antico feto mummificato. Egli spiega che a causa della mancanza di "flora batterica del tubo digerente, che è la prima cosa che viene putrefatta dai verbi dei cadaveri" e altri fattori, i feti possono essere conservati abbastanza bene. A questo bisogna aggiungere le condizioni ambientali della regione di Atacama, che è il deserto più arido della terra, ed è perfetto per la conservazione di oggetti di vario genere. In realtà, l'area nei pressi della città di Arica è famosa per le sue mummie vecchie di 10.000 anni, ovvero molto più di quelle dell'antico Egitto, ma il dottor Etxeberria spiega che è improbabile che sia molto antico, il che significa che possa avere anche centinaia di anni.

La parte finale del lungo articolo di Ramón Navia-Osorio ha descritto brevemente come il Dr. Steven Greer è stato coinvolto in questo caso. Il collegamento è stato fatto dal Dott. BravoSirius, ivi comprese la sequenza del DNA definita di "classificazione sconosciuto." Fino a quando non vedremo il film, non possiamo giudicare quanto valida sia la prova scientifica presentata.
Questo, in sostanza, è la saga della piccola mummia dai suoi primi giorni nella città fantasma cilena gino ai laboratori scientifici della Spagna. Nelle sue conclusioni finali, Navia-Osorio scrive che, "noi non siamo tra quelli che sostengono che si tratta di un ET, anche se, morfologicamente parlando, sembra davvero simile ad alcuni di loro. Non possiamo negare che, prima di affermare il contrario dobbiamo prendere in considerazione altre possibilità. In sintesi, non abbiamo prove conclusive che possa determinare la natura del campione".

Adattamento a cura di Arthur McPaul

Fonte:
http://www.openminds.tv/background-of-ufo-documentary-humanoid-alien-revealed-964/

http://www.openminds.tv/analysis-of-the-atacama-humanoid-alien-972/


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martedì 9 aprile 2013

10 Possibili Origini Degli UFO


Quali sono le dieci possibili origini degli UFO e degli alieni?

1. Gli UFO potrebbero essere umani del futuro viaggiatori del tempo che tornano nel passato, ovvero il nostro presente:
Un giorno, nel nostro lontano futuro, potrebbe essere scoperto il segreto per viaggiare nel tempo e gli occupanti degli UFO, sarebbero viaggiatori del tempo.
A dar ragione a questa possibilità sarebbero i tentativi documentati in passato degli UFO di disinnescare ordigni nucleari, indicandoci chiaramente che sono pericolosi per il pianeta. Gli occupanti degli UFO sono infatti apparentemente preoccupati per la salute della Terra, ci studiano, occupano i cieli sui nostri punti strategici, le basi militari, prelevano campioni di animali e essseri umani, essi studiano infatti il loro passato.
Ció spiegherebbe il perché del fatto restano in silenzio evitando il contatto.

2. Gli UFO fanno parte di una simulazione computerizzata, di un "matrix".
Uno delle più gli stupefacenti teorie è che viviamo in una simulazione al computer. Il nostro mondo, il nostro Universo, potrebbero essere una matrice di realtà virtuale, programmata dal super-computer di una civiltà di esseri più avanzati di quanto si possa immaginare. Gli occupanti degli UFO e le loro macchine volanti potrebbe essere semplicemente parte della simulazione o potrebbero essere i nostri "programmatori" che stanno dietro la nostra realtà simulata.

Mentre i nostri computer hanno una lunga strada da percorrere per eguagliare la mente umana, i progressi che avvengono giorno dopo giorno sono incredibili. Soltanto dieci o venti anni non avremmo potuto immaginare che cosa abbiamo a disposione oggi e di cosa la tecnologia informatica fa per noi oggi.
Pensiamo dove potrebbero portarci i progressi tra 50 anni o tra 500 anni?
Se gli occupanti degli UFO sono esseri che eseguono la nostra realtà simulata, potrebbero essere uomini del futuro.

Nick Bostrom professore all'Università di Oxford, Facoltà di Filosofia ha detto che "la probabilità che si vive in una matrice è piuttosto alta".
La sua matrice non è quella di "The Matrix" ma si tratterebbe di una realtà virtuale simulata in un computer costruito da una civiltà avanzata, più probabilmente i nostri discendenti umani del futuro.
Essi eseguirebbero simulazioni del passato, studiando i loro antenati. Naturalmente, la civiltà potrebbe anche essere un'intelligenza cosmica estremamente avanzata da molto, molto lontano.

3. Gli occupanti degli UFO vengono da pianeti lontani?
Una delle questioni più importanti dell'enigma UFO è se abitanti di pianeti lontani possano arrivare sulla Terra dallo spazio profondo?

Se pensiamo che nessun essere vivente possa mai attraversare le distanze, indipendentemente dalla tecnologia avanzata di cui gli esseri umani hanno ancora da imparare e indipendentemente dalla vera natura dello spazio/tempo, della gravità, della luce e della forza elettromagnetica, gli alieni potrebbero giungere da qualche altra dimensione sulla Terra.

Il fisico nucleare Stanton Friedman al Simposio Propulsion MUFON nei primi anni 1980, sostenne che, se nello spazio/tempo i viaggiatori andassero a 0,9999 la velocità della luce, coinvolgendo intere generazioni nel viaggio spaziale, potrebbero raggiungere la Terra.

Alcune teorie dicono che ci potrebbe essere una "superstrada" attraverso lo spazio/tempo in cui navicella spaziale potrebbe viaggire più velocemente.

La "superstrada" è in realtà una frattura nel continium spazio/temporale avvenuta dopo la nascita del Big Bang. Esso può essere pensato come una corda tesa nello spazio/tempo che può essere usata come un nastro trasportatore da un luogo all'altro, una volta che si entra all'interno di questa stringa, non si è più prigionieri delle regole dello spazio/tempo.

Poi vi è la teoria che la velocità della luce, 186,282 mila miglia al secondo che non è una costante, come indicato da Einstein. Se questo fosse vero, i frequentatori spaziali potrebbero navigare in conformità con questa variante.

Naturalmente c'è il lavoro in corso sulla propulsione a curvatura stile "Star Trek". Oggi il lavoro per creare un motore a curvatura sta facendo progressi seri alla NASA e da parte di strutture di ricerca private. Attraverso l'uso di gravità negativa, lo spazio/tempo si annullerebbe permettendo viaggi istantanei nell'Universo.

Sappiamo con certezza che lo spazio/tempo è un tessuto, una sostanza, quasi come uno specchio d'acqua. Non è uno spazio vuoto.

4. Gli UFO vengono dall'interno del nostro Sistema Solare
Tra tutte le nostre teorie non va trascura la possibilità che provengano dall'interno del nostro Sistema Solare.
Dalle attuali conoscenze che abbiamo sul Sistema Solare gli scienziati sono d'accordo nel ritenere che non c'è vita (avanzata) nel Sistema Solare, tranne che sulla Terra.

Negli ultimi anni gli scienziati hanno anche acquisito stupefacenti nuove informazioni su alcune delle lune di Saturno e Giove.
Su Marte invece c'é la possibilità di trovare forme di vita passata ma resta l'emozionante ipotesi di trovare forme superiori di vita superiori quando andremo ad esplorare questi mondi.

5. Gli UFO provengono da un mondo di plasma
Questa possibilità si riferisce al tipo di plasma scuro che è una forma di materia oscura. E se gli UFO fossero composti da plasma? In realtà noi stessi siamo fatti da bio-plasma.

In molti avvistamenti, gli UFO hanno un aspetto simile al plasma. Molte volte, gli UFO sfidano la gravità per svoltare compiere manovre in volo assurde a velocità ridotte, in stazionamento o con accelerazioni impossibili.
Secondo le cognizioni scientifiche attuali, gli occupanti all'interno sarebbero morti a causa dell'accelerazione di queste manovre.

Il fulmine viaggia su correnti di plasma. Potrebbe, questo tipo di plasma estremamente caldo avere l'intelligenza? Sembra illogico.
Abbiamo bisogno di ridefinire ciò che è la vita stessa?
Se la vita è la coscienza pura, allora forse può esistere nel plasma. Ricordiamo che la nostra coscienza esiste nella nostra mente e secondo la scienza moderna, la nostra mente "gira" su circuiti elettrici. Puó quindi la vita stessa abitare in questa energia elettromagnetica piuttosto che nella forma corporea?

6. Occupanti UFO vengono da un altro universo (Dimension)
Gli UFO potrebbero giungere da altri Universi, da altre dimensioni o mega-versi (a seconda di come si percepiscono "uni" e "mega").

Tuttavia, i viaggiatori del tempo sono tecnicamente ultra-dimensionali, come lo sono gli esseri di plasma. Esistono altre dimensioni, che non sono quelle elencate qui nelle categorie precedenti? Probabilmente si! Pertanto, gli UFO potrebbero giungere da altri Universi.

Questo potrebbe includere anche il mondo astrale, un termine che la metafisica ha sempre usato, forse il "mondo astrale" è in realtà un altra dimensione dell'Universo. Anche il sogno potrebbe essere un portale in questa dimensione.

La metafisica ha sempre fatto riferimento a "altri regni" e così questi potrebbero essere la fonte degli UFO.

7. Gli UFO vengono dall'alone di plasma scuro intorno alla Terra
Ci sono composti di bio-plasma, in una forma di materia visibile. I fisici hanno scoperto che il buio plasma, una forma di materia oscura invisibile, è abbondante in tutto l'Universo. In realtà, vi è circa 6 volte più materia oscura che materia visibile.

Sappiamo che c'è bio-plasma, ma c'è anche scuro bio-plasma? La materia oscura possiede forme di vita? Esistono bio-sfere parallele di materia oscura rispetto alla nostra? Vi è infatti un alone di plasma buio intorno alla Terra, questa è scienza, non metafisica e se gli UFO abitassero li?

8. Occupanti UFO sono creati dalla stessa Terra.
Siamo in piedi su un gigantesco alieno? Forse questo enorme essere che vive e respira ci ha creati? Dobbiamo vivere e morire sulla schiena? Naturalmente, la Madre Terra non è un alieno, lei è il meno-alieno di tutti noi. Lei è la Terra!

Sentiamo spesso dire che la Terra è un pianeta vivente e se lo fosse veramente?
Gaia, lo spirito vivente di Madre Terra (proprio come noi, i suoi, gli spiriti), ci ha creato e come tutta l'incredibile biodiversità di questo pianeta e persino gli UFO.

I nostri antenati avevano capito che la Terra ha una mente dinamica il cui spirito deve essere riconosciuto e adorato, perché erano saggi.

9. Gli UFO sono forme di vita di luce, Orbs o Critters
Gli UFO sono esseri fatti di luce, intelligenza pura che molti chiamano "Orbs"?

Quando scattate una foto usando il flash, spesso avrete osservato delle strane sfere luminose rovinarvi la posa.
Anche se gli scienziati sostengano che si tratta semplicemente di riflessi, polvere atmosferica o errori di messa a fuoco, gli Orbs sono un fenomeno assai più complesso, perché altri test hanno dimostrato che sono indipendenti dalla luce, dal pulviscolo atmosferico e dai riflessi. Appaiono e scompaiono senza logica e vengono evidenziati soprattutto nell'ultravioletto.
Secondo alcuni scienziati, come Malanga e altri ricercatori indipendenti, sono esseri viventi, forme di vita aliene.

10. Gli UFO sono creati dalla Coscienza di Massa Umana e dal nostro Subconscio
Questa ipotesi finale avrebbe potuto mettere d'accordo Jacques Vallée e Carl Jung. Quanto potente è la coscienza di massa umana? Le nostre menti individuali filtrano le informazioni per tutto il tempo, ma quanto ci evolviamo al di là dei nostri filtri?

Stiamo utilizzando solo una piccola percentuale della nostra mente. Qual è il potere della mente umana combinata?
Che cosa si nasconde nel nostro subconscio di massa?
E quale potere speciale ci è stato negato dalle religioni e dai governi?

Gli UFO sono la proiezione delle nostre menti nella realtà?

L'11ma ipotesi. La mia.
No. Non sono una fantasia del subconscio.
Io che ho visto un disco volante da molto vicino, (1999, 21 luglio, ore 21circa a Marconia -MT-) posso dirvi che sono fatti di metallo, riflettono la luce, hanno delle luci di posizione, sembrano quasi fatti dall'uomo, proprio come nei film e se non fosse che restano immobili nell'etere, senza emettere alcun rumore, per poi svanire nel nulla, sembrerebbero cose molto umane.
Nessun umano a bordo, forse nessun alieno, forse sono dei droni fatti dall'uomo, questa è la mia 11ma possibilità...
Mio nonno diceva, non aver paura dei morti, ma... Dei vivi....!!! Saggezza popolare!

A cura di Arthur McPaul</div>







domenica 7 aprile 2013

Nel DNA potrebbero esserci tracce di vita extraterrestre


Due scienziati hanno ipotizzato che tracce di vita extraterrestre intelligente potrebbero risiedere all'interno del codice genetico umano.

Il Dr. Vladimir I. Shcherbak, un matematico all'Università Nazionale Al-Farabi kazako del Kazakistan, e Maxim A. Makukov, un astrobiologo presso l'Istituto Astrofisico Fesenkov in Kazakhstan, hanno recentemente pubblicato un documento dal titolo "Il segnale Wow! del codice genetico terrestre" sulla rivista Icarus. I riferimenti del titolo sono legati al celebre segnale radio non identificato dagli scienziati del SETI (Search for Extraterrestrial Intelligence) nel 1977.

Ma piuttosto che un ascolto delle trasmissioni radio extraterrestri, questi scienziati hanno considerato la possibilità di rilevare tracce biologiche grazie al SETI. Vedendo che le caratteristiche del codice genetico umano sfidano la spiegazione naturale, hanno considerato la possibilità di un segnale intelligente incorporato nel codice.

E, come spiegano a Discovery News, i ricercatori ritengono che "il sistema ha maggiori possibilità di scoprire la presenza degli extraterrestri rispetto alla possibilità di rilevare una trasmissione radio degli alieni".

E' stato ripetutamente proposto di ampliare le possibilità del SETI, ed una delle alternative suggerito è il materiale biologico. Il DNA genomico è già utilizzato sulla Terra per memorizzare informazioni non biologiche. Anche se con capacità ridotte, il codice genetico è più immune al rumore ed è una mappatura flessibile tra codoni e aminoacidi la cui flessibilità permette di modificarlo artificialmente. Ma una volta fissato, il codice potrebbe rimanere invariato nel tempi cosmologici, infatti, è il più durevole costrutto noto. Pertanto esso rappresenta una memoria eccezionalmente affidabile per una firma intelligente, se questo fosse conforme alle esigenze biologiche e termodinamiche.

Mentre lo scenario attuale per l'origine della vita terrestre è ben lungi dall'essere risolta, la proposta che potrebbe essere stato seminato intenzionalmente non può essere esclusa. Uno forte segnale intelligente nel codice genetico è statisticamente una conseguenza ipotizzabile di tale scenario.
Questi scienziati affermano che il codice genetico sembra essere stato "inventato al di fuori del Sistema Solare già diversi miliardi di anni fa".

A Discovery News hanno sottolineato che questa nozione condivide l'idea di panspermia, la cui vita sulla Terra sarebbe stata seminata da altra vita che ha avuto origine altrove nell'Universo.

Esplorando le possibilità biologiche del SETI, questi ricercatori stanno contemplando l'idea tipicamente religiosa del disegno intelligente, ma dal punto di vista scientifico extraterrestre.

Scritto da Jason McClellan, tradotto da Arthur McPaul

Fonte
http://www.openminds.tv/gleason-ets/

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Il Presidente Nixon Mostró corpi alieni al comico Gleason


Ventiquattro anni dopo la sua morte, Jackie Gleason è ancora note e momto famigliare negli USA.
Personaggi come del Honeymooner Ralph Kramden e lo sceriffo Buford T. Justice di Smokey and the Bandit sono delle icone della TV.

Non c'è da meravigliarsi che un famoso comico avesse amici ai più alti livelli della società tra cui polituci e presidenti.
Non era un segreto che Gleason fosse appassionato di occulto e il paranormale, anche se non gli piaceva parlarne pubblicamente.
In particolare ha avuto un fascino particolare per l'Ufologia.

Secondo, Larry Warren, che aveva parlato più volte con Gleason, egli aveva una enorme bibblioteca sul fenomeno UFO. La biblioteca fu poi donata all'Università di Miami dopo la sua morte.

Gleason era un convinto sostenitore del Partito Repubblicano e alla fine divenne un buon amico di Richard Nixon. Gleason e Nixon avrebbero spesso giocato assieme a golf e secondo Gleason, Nixon condivideva lo stesso interesse per gli UFO, anche se non gli piaceva parlare molto di questo.

E' stato durante un viaggio in Florida, per un evento di beneficenza cui Gleason era ospite, che Nixon decise di mostrare al suo amico qualcosa di sorprendente.

In un'intervista alla seconda moglie di Gleason, Beverly McKittrick, per l'Esquire Magazine, riveló che Nixon mostró dei corpi alieni a Gleason, la sera del 19 febbraio 1973.
Egli li descrisse come piccoli, "due piedi di altezza, con teste calve sproporzionate e grandi orecchie."
Gleason le disse che provenivano da un velivolo spaziale schiantatosi nelle vicinanze.

Lei disse anche che Gleason era così preoccupato circa l'evento che le continuó a parlarle di questa sconvolgente visione anche la mattina seguente.

Nel 2003, in un'intervista con Kenny Young, McKittrick disse che Gleason non fu per niente felice che la notizia della sua visita a Homestead fosse trapelata.
Non ha mai negato l'accaduto, ma si arrabbió così tanto che anche se si erano già separati, taglio ogni rapporto con lei.

Warren disse che una volta, a casa di Gleason nella contea di Westchester, New York, Gleason gli citó qualcosa della cosa dopo un paio di drink di troppo.
Gleason gli disse che il Presidente Nixon era arrivato a casa sua da solo con l'auto privata perché voleva mostrargli qualcosa. Nixon portó poi Gleason a Homestead, in un edificio custodito da una guardia con all'interno molti laboratori.
Qui c'erano molti contenitori che sembravano "dei congelatori di coca con un ripiano in vetro".

Dentro uno di questi c'era quello che Gleason descrisse come un bambino straziato, ma che a ben vedere non era invece umano e appariva anche abbastanza anziano.
Dopo avergli parlato dei dettagli della visita, Gleason disse a Warren che rimase molto turbato e il governo non sarebbe stato molto felice se avesse condiviso queste informazioni con il pubblico.

Alcuni trovano difficile credere che un presidente in carica potette eludere la sua sicurezza e uscire da solo nel cuore della notte.
Martin Venker, tuttavia nel suo libro "Confessioni di un ex agente segreto in servizio" disse che non solo il Presidente poteva uscire liberamente, ma è successo realmente diverse volte.
Venker ha dichiarato che l'anno esatto dell'incontro di Homestead con Gleason nel 1973, Nixon aveva cercato di tagliare la protezione dei servizi segreti. Venker ha anche dichiarato che non era raro per Nixon cercare di eludere la scorta dei servizi segreti. Gli agenti che lavoravano per Nixon erano stati avvertiti a riguardo".

Al di là della testimonianza di McKittrick e Warren, non risultano esserci altri personaggi come Gleason con cui egli parló dell'evento. Gleason non ha mai confermato o negato la storia pubblicamente.
Riguardo a Homestead, l'esperto e controverso cospiratore William Cooper, sostiene nel suo libro popolare "Behold a Pale Horse" che Eisenhower ha incontrato degli extraterrestri ma questa è un'altra affermazione che non può essere provata.

Un giorno, se tutti i documenti sugli UFO verranno rilasciati, verrà forse fuori tutta la verità anche su questo episodio presidenziale.

Traduzione a cura di Arthur McPaul

Foto in alto:
Nixon e Gleason giocano a golf

Fonte
http://www.openminds.tv/gleason-ets/


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giovedì 4 aprile 2013

Dossier UFO Parte Prima - Introduzione -


Scopo di questo dossier è l'analisi di materiale, per lo più reperibile sul web, inerente alla casistica UFO, per creare un quadro organico al fine di ricavare un giudizio scientifico sulle reali cause del fenomeno.

Grazie al web infatti, è diventato estremamente semplice rispetto al passato visionare materiale sul fenomeno UFO, ma più difficile accertarne la validità scientifica.

Questo aumento di materiale non è purtroppo indice di una intensificazione del fenomeno, ma è dovuto alla diffusione di dispositivi elettronici capaci di riprendere immagini e video, come i cellulari, le macchine digitali e le videocamere di nuova generazione.

Il termine popolare "UFO" deriva dall'inglese "Unidentified Flying Object" o "Unknown Flying Object", cioè oggetto volante non identificato (in italiano OVNI). Tecnicamente il termine UFO è valido per qualsivoglia oggetto volante di cui da terra o dal cielo non è possibile identificarne l'identità.

La parola è largamente utilizzata dalle torri di controllo quando un oggetto volante entra nei radar, prima che ci sia una comunicazione di identificazione. Ma il concetto è stato largamente assimilato dalla cultura popolare per identificare mezzi e tecnologie volanti dalle presunte origini non terrestri o non convenzionali.

Gli UFO sono diventati nel '900 fenomeno di massa, soprattutto grazie ad alcuni episodi chiave che analizzeremo in dettaglio successivamente e alla fantasia di scrittori romanzeschi e registi, che hanno realizzato migliaia di trasposizioni letterarie e cinematografiche, alcune di grandissimo successo.

La documentazione, in progressivo aumento soprattutto dal secondo dopoguerra in poi, abbraccia i più disparati campi di interesse scientifico e sociale, sfociando ad esempio nello spionaggio militare, civile e industriale, nella politica, nel militarismo, nella parapsicologia, nell'antropologia, nell'esobiologia, nell'aeronautica, nella planetologia, nella fisica, nell'iconologia, nella storia, nell'archeoastronomia, nella religione e nell'astronautica.

Secondo i sostenitori degli "antichi astronauti", il fenomeno UFO sarebbe presente nella storia umana fin dall'antichità, ma i documenti a nostra disposizione sono scarsi e di dubbia genuinità, in quanto spesso si sono dimostrati falsi o frutto di errate interpretazioni iconografiche di antiche rappresentazioni mitologiche, letterarie, pittoriche o religiose.



Celebre incisione rupestre di "antichi astronauti" in Val Camonica


Cercheremo quindi di analizzare i casi principali partendo dai primordi della preistoria umana, avvalendoci di una interpretazione scientifica multidisciplinare senza pregiudizio alcuno. Il nostro scopo è soltanto quello di comprendere la verità e divulgare informazioni attinenti alla realtà.

La terminologia e il sistema di classificazione degli avvistamenti di UFO furono inaugurati dall'astrofisico e ricercatore ufologico J. Allen Hynek, nel suo libro del 1972 The UFO Experience: A Scientific Inquiry.
Fu proprio Hynek a postulare la possibilità di avere tre tipi di incontro con il fenomeno UFO e in seguito ne furono aggiunti due ulteriori ma questa riclassificazione non è universalmente accettata dagli studiosi.

Gli avvistamenti ad oltre 160 metri (500 piedi) di distanza dal testimone sono classificati come "dischi alla luce del giorno" ("Daylight Discs"), "luci notturne" o "resoconti radar/visivi".

Gli avvistamenti entro i 500 piedi all'incirca sono sotto classificati sotto vari tipi di "incontro ravvicinato". Hynek e altri hanno sostenuto che per essere tale un incontro ravvicinato deve avvenire entro circa 500 piedi, per ridurre notevolmente o eliminare la possibilità di identificare erroneamente degli aeromobili convenzionali o altri fenomeni noti.A questa classificazione si aggiunge quella di Valleè, molto usata dagli ufologi, perchè più tecnica e descrittiva e pertanto, spesso preferita alla precedente:

Tipo I (a, b, c, d):
osservazione di un oggetto insolito, discoidale, sferico, o di altra geometria, sopra o nelle vicinanze del suolo (ad altezza degli alberi, o più in basso), che possono essere associate con tracce, effetti luminosi e o meccanici:

a - al suolo o in prossimità del suolo;
b - sopra o nelle vicinanze di uno specchio d'acqua;
c - Gli occupanti sembrano mostrare interesse nei testimoni dell'avvistamento per via di gesti o di segnali luminosi;
d - l'oggetto sembra "esplorare" un veicolo terrestre.

Tipo II (a, b, c):
osservazione di un oggetto insolito, di forma cilindrica verticale nel cielo, associato con una formazione nebulosa estesa. A questo fenomeno sono stati dati i vari nomi quali "nube-sigaro" o "nube-sfera":

a - muovendosi irregolarmente attraverso il cielo;
b - l'oggetto è stazionario e alcuni oggetti secondari (a volte citati come "oggetti satelliti") si muovono intorno ad esso;
c - L'oggetto è circondato da molti oggetti secondari.

Tipo III (a, b, c, d, e): osservazione di un oggetto insolito, di figura sferica, discoidale o ellittica, stazionaria nel cielo.

a - librandosi fra due periodi di movimento con la discesa "a foglia morta", su e giù, o con movimenti "pendolari";
b - interruzione del volo continuo con fasi di stazionamento;
c - Modifica la sua forma mentre si libra nel cielo - per esempio, cambiamento della luminosità, generazione di oggetto secondari, ecc.
d - "duello" o sciamìo fra parecchi oggetti;
e - la traiettoria si è alterata bruscamente durante il volo continuo per librarsi lentamente sopra una particolare zona.

Tipo IV (a, b, c, d):
osservazione di un oggetto insolito in volo continuo.

a - volo continuo;
b - traiettoria influenzata da un altro velivolo convenzionale;
c - Volo di formazione;
d - ondulato o traiettoria di zigzag.

Tipo V (a, b, c):
osservazione di un oggetto insolito dell'apparenza indistinta, cioè, sembrante essere non completamente materiale o solido in struttura.

a - oggetti luminosi "sfocati" dal diametro esteso;
b - oggetti luminosi dall'apparenza "stellare" priva di movimento per lunghi periodi;
c - oggetti luminosi dall'apparenza "stellare" che velocemente attraversano il cielo, possibilmente con "peculiari" cambi di traiettoria.

Secondo la nostra interpretazione, che definiremmo "sintetica" gli avvistamenti potrebbero essere classificati più semplicemente in cinque diverse tipologie:

CLASSIFICAZIONE McPAUL

Tipo 1
Oggetto volante luminoso indefinito a notevole distanza che compie spostamenti irregolari non conformi alle leggi dell'avionica, variando la sua luminosità in intensità o colore.

Tipo 2
Oggetto luminoso a distanza ampia che presenta caratteristiche di volo irregolari o staziona in cielo a qualsiasi altitudine ma che mostra alcuni segni della sua struttura fisica (es. sferoidale, discoidale, triangolare con eventuali luci fisse di posizione, sigariforme ecc).

Tipo 3
Oggetto volante non convenzionale posto a distanza ravvicinata, che staziona o che compie manovre di volo di qualsiasi natura ma di cui si notano chiaramente tratti della sua struttura fisica, luci, laser ed eventuali rumori o suoni.

Tipo 4
Oggetto volante non convenzionale, al suolo o in volo, chiaramente e nitidamente visibile, posto ad una distanza adatta a far scorgere anche entità viventi extraterrestri o robotiche ausiliarie;

Tipo 5: Contatto diretto con entità viventi o robotiche extraterrestri nella quale vengono inglobati anche i presunti casi di abduction.


La frequenza documentata di avvistamenti è presente in maggior numero percentuale nel tipo 0 e scende vertiginosamente fino a poche rare testimonianze nel tipo 4/5.


L'indagine di questi fenomeni, condotta prevalentemente secondo i canoni del metodo sperimentale scientifico, prende il nome di "ufologia" e gli studiosi sono chiamati "ufologi". Questa disciplina tuttavia non è di tipo accademico e non è ancora ufficialmente riconosciuta come campo di indagine interdisciplinare, perciò non detiene cattedre di insegnamento universitario e laboratori di ricerca. La scienza ufficiale che studia la presenza di vita nell'Universo tuttavia esiste è viene chiamata Esobiologia, affidandosi a metodi del tutto differenti di indagine.

I motivi principali per cui l'ufologia non è ancora entrata fra gli studi accademici sono almeno tre:

- L'inaffidabilità delle fonti e dei documenti che non sono ritenute, dagli studiosi, attendibili;
- La non sperimentabilità e ripetitività del fenomeno secondo il metodo scientifico galileiano
- I soggetti d'analisi, cioè i velivoli e le entità extraterrestre, sono inesistenti e quindi non analizzabili. Le uniche prove a disposizione sono spesso dei falsi, o ritenute, come per dipinti o pitture rupestri dell'antichità, prodotti della mitilogia e della spiritualità.

A ciò va aggiunto da parte degli scienziati: la diffidenza, la chiusura mentale e l'attaccamento radicale ai postulati della fisica e dell'astronomia contemporanea che vietano tecnicamente la possibilità di viaggi temporali da un pianeta abitato alla Terra viste le enormi distanze astrali. ("paradosso di Fermi").

Pochissime sono state le personalità del mondo scientifico che hanno appoggiato l'Ufologia, tra cui il celebre astrofisico Josef Allen Hynek che prese parte al progetto Blue Book statunitense e il celeberrimo discepolo di Freud, lo psicoterapeuta Carl Jung che lo analizzò in chiave psicoanalitica.

La presenza degli UFO secondo uno dei primi quattro tipi di avvistamenti è documentata fin dalle origini dell'umanità e non mancano a tal riguardo studiosi che ritengono associate al medesimo fenomeno, persino citazioni presenti nella Sacra Bibbia ebrea e in altri testi religiosi.

Del fenomeno, a partire dal dopoguerra, se ne sono occupati anche autorità militari e civili, constatando una percentuale minima ma non trascurabile di avvistamenti senza una apparente spiegazione:

- Il 22% del totale per il GEIPAN francese;

- 1100 casi su 11000 esaminati per il Ministero della Difesa britannico;

- 701 (5,56 % del totale) dal progetto Blue Book dell'USAF (USA).

Le relazioni, tenute per decenni nascoste, all'opinione pubblica, non hanno tuttavia giustificato i casi anomali come presenze da parte di mezzi tecnologici extraterrestri, ma trascurabili e irrilevanti errori di rilevazione da parti degli apparati di registrazione radar e visivi o fenomeni naturali come fulmini globulari.

Una buona parte degli ufologi, chiamati "cospirativisti o complottisti, sostiene infatti che gli oggetti non identificati siano in effetti mezzi sperimentali di origine militare segreta prodotta inizialmente dalle superpotenze, durante la sfrenata rincorsa agli armamenti nel periodo della "Guerra Fredda".

A cura di Arthur McPaul

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UFO: Con chi o che cosa abbiamo a che fare?

 E' ormai argomento di dibattito pubblico che non può più essere ignorato. Cinema, televisione e internet, sembrano ormai dibattere il fenomeno "extraterrestri" con una regolarità impressionante.

In effetti, se ne parla perchè, sono sempre più numerosi i casi di avvistamenti ripresi o fotografati in ogni parte del mondo che finiscono sulle prime pagine dei quotidiani, nei telegiornali o negli speciali dedicati interamente al fenomeno. A questa dilagante tendenza si sommano i sempre più numerosi articoli scientifici, firmati da importanti astrofisici o esobiologi, che analizzano lo stesso aspetto su basi più biologiche o fisiche.


Dalle sconvolgenti dichiarazioni negli anni passati di Monsignor Balducci, fedele sostenitore dell'esistenza degli alieni, si è nei passati nelle scorse settimane, alle conferenze presiedute dall'illustre fisico Paul Davies alla Royal Academy di Londra. Scienza ed esoscienza, ognuno a modo suo, stanno affrontando l'argomento, giungendo alla medesima conclusione: non siamo soli nell'Universo.
Ma se l'astronomia, grazie all'appoggio dell'esobiologia, sta cercando nuovi sistemi planetari attorno alle vicine stelle, gli ufologi, discriminati per l'innattendibilità dei loro dati e del loro metodo, affermano che gli extraterrestri sono già sulla Terra e da tempo immemorabile ci stanno osservando.
Il prof. Pinotti, illustre sociologo del fenomeno UFO, ha affermato di recente che il primo contatto con gli ET sarebbe imminente. In accordo con gli studi scientifici, questi visitatori, giungerebbero mediante una tecnologia avanzatissima, da sistemi planetari distanti.
Affermazioni di questo genere, dette da una persona assai equilibrata e rispettata, come il dot. Pinotti, lasciano alquanto esterefatti. Autore di diversi libri sull'argomento, sostenitore della presenza di oggetti non identificati, non aveva mai espresso in questi termini, la palese presenza di altre forme di vita intelligenti sulla Terra.
Nonostante le sue dichiarazioni vadano debitamente prese con le pinze, in effetti, molti recenti footage amatoriali sugli UFO, pongono effettivamente alcuni dubbi. La questione è assai intricata e si protrae ormai da decenni. Sulla rete RAI, prima ancora di Voyager, era la trasmissione Mixer ad affrontare sporadicamente l'argomento, con appassionati dibattiti che spesso vedevano illustri ospiti e scienziati, tra cui il premio nobel Carlo Rubbia.


L'argomento, secondo le stime auditel, ogni qual volta si presenti in tv, sbanca l'audience, dimostrando il popolarissimo consenso che gode tra il pubblico. D'altronde, l'intero fenomeno UFO, è ormai fortemente radicato nell'immaginario collettivo. Secondo le testimonianze dirette, il fenomeno, si presenta sotto svariate forme e tipologie, con la prevalente simbologia del disco volante o della sfera luminosa.
La scienza è sempre corsa ai ripari, spiegando il fenomeno in svariati modi, mettendo spesso a tacere e smascherando gli stessi testimoni. Tuttavia, a dover di cronaca, è giusto annoverare che, alcune di queste casistiche, restano inspiegabili anche per il debunking scientifico.

Allora la domanda che ci poniamo tutti è se esiste la reale possibilità, che gli extraterrestri ci stiano davvero visitando.

Per rispondere in modo oggettivo, è necessario adottare un metodo di indagine, al fine di giungere a risultati attendibili. Quindi, è necessario che sia sempre e comunque il metodo scientifico di tipo sperimentale, ad analizzare il fenomeno. Da un punto di vista puramente fisico, la possibiltà che esista la vita aliena, anche di tipo intelligente, è una certezza matematica.
La celebre Equazione di Drake, fu proposta negli anni sessanta dall'astronomo Frank Drake come tentativo di stimare il numero di civiltà extraterrestri evolute presenti nella nostra Galassia, con le quali potremmo pensare di entrare in contatto.

 
 in cui:
N   è il numero di civiltà extraterrestri evolute presenti oggi nella Galassia
R*   è il tasso medio di formazione stellare nella Via Lattea
fp    è la frazione di stelle che possiedono pianeti
ne   è il numero di pianeti per sistema solare in condizione di ospitare forme di vita
fl    è la frazione dei pianeti ne che ha effettivamente sviluppato la vita
fi    è la frazione dei pianeti fl su cui si sono evoluti esseri intelligenti
fc    è la frazione di civiltà extraterrestri in grado (e con la volontà) di comunicare
fm   è la frazione di civiltà in grado di raggiungere e colonizzare più pianeti (non sempre considerata)
L    è la stima della durata di queste civiltà evolute
Pur essendoci difficoltà nel dare valori numerici ai singoli elementi dell'equazione, anche una stima approssimativa e pessimistica, dimostra che civiltà evolute come la nostra potrebbero essere decine, centinaia o migliaia. Tuttavia, questa affascinate certezza di scontra con un postulato teorico, chiamato "Paradosso di Fermi", formulato dal celebre fisico italiano, il quale afferma che la possibilitá che due civiltà evolute si incontrino in tempo utile è praticamente pari a zero, a causa delle enormi distanze che dividerebbero i diversi sistemi planetari.
In effetti, questa teoria, basata sulla relatività di Einstein, che pone il limite della velocità di propagazione massima nel vuoto a circa 300.000 km/s, spegne ogni ipotesi sul raggiungimento delle immense distanze spaziali in tempi utili per la vita stessa. In effetti, questo paradosso, è il principale e insormontabile ostacolo che blocca la scienza ufficiale, nell'assumere con maggior serietà lo studio dei fenomeni UFO.

Non esiste al momento nessun escamotage teorico dimostrato, capace di porre il veto a questa teoria. Ma la questione rimarrebbe insoluta,  anche se un nuovo Einstein riuscisse a dimostrare che un solo fotone riuscisse a viaggiare oltre questa insormontabile limite.

I LIMITI FISICI
E' logico infatti chiedersi, chi e con quale mezzo, riuscirebbe anche minimamente ad avvicinarsi a tali velocità dove ogni legame cellulare organico e inorganico verrebbe distrutto dall'accelerazione e dalle raziazioni prodotte? La risposta, logica e sensata è ovviamente: nessuno.
Lo dimostra nache un recentissimo studio, pubblicato all'American Physical Society meeting a Washington DC. In sostanza alla velocità prossima a quella della luce, il sottile filo di gas-idrogeno che permea lo spazio interstellare si comprimerebbe in un intenso fascio di radiazione che ucciderebbe l'uomo in pochi secondi e distruggerebbe gli strumenti elettronici di bordo. A queste velocità, gli atomi di idrogeno sembrano raggiungere l'impressionante cifra di 7 volt teraelectron - la stessa energia che i protoni raggiungono nel Large Hadron Collider, quando funziona a pieno regime. "Per l'equipaggio, sarebbe come stare di fronte al fascio di LHC", dice Edelstein.

Lo scafo della sonda garantirebbe poca protezione. Edelstein calcola che 10 centimetri di spessore di alluminio assorbono meno dell'1% dell'energia. Poichè gli atomi di idrogeno hanno un protone nel nucleo, questo lascia l'equipaggio esposto a pericolose radiazioni ionizzanti che rompono i legami chimici e provocano danni al DNA. "Gli atomi di idrogeno sono mine spaziali inevitabile", afferma Edelstein.

La dose fatale di radiazioni per un essere umano è di 6 Sieverts. I calcoli di Edelstein dimostrano che l'equipaggio avrebbe ricevuto una dose di radiazioni superiore a 10.000 Sieverts in un secondo. L'intensa radiazione causerebbe anche un indebolimento della struttura del veicolo spaziale e la distruzione dei suoi strumenti elettronici.
Edelstein afferma che sarebbe un motivo per cui le civiltà extraterrestri non ci hanno mai visitato. Anche se ET fosse riuscito a costruire un razzo vettore, nulla potrebbe fare per ovviare alle rigide leggi della fisica. (http://www.newscientist.com/article/dn18532-starship-pilots-speed-kills-especially-warp-speed.html)


Per cui, la presenza di dischi volanti alieni, alla base delle nostre conoscienze scientifiche, non dovrebbero esistere, perche incapaci di poter viaggiare a tali velocità da stelle lontane, ostacolate dalle inossidabili leggi della fisica relativistica e dalla chimica molecorare.
Su queste basi, l'intero discorso decade, sciogliendosi come neve al sole e alla vista di uno scienziato, i filmati di UFO e dischi volanti, assumono l'aspetto di burle da parte di buontemponi, fotomontaggi digitali o in rari casi si tratterebbe di oggetti reali ma di tipo militare o metereologico o ancora rarissimi fenomeni atmosferici come fulmini globulari o sfere di energia.


L'Ufologia, dal canto suo, spiega tali fenomeni, come manifestazioni avioniche da parte di esseri dotati di una tecnologia avanzatissima, capace di frantumare i limiti imposti dalle nostre conoscenze fisiche. Il dibattito, affrontato in questi termini, da ragione alla scienza ufficiale, in quanto l'Ufologia non è mai riuscita a presentare modelli teorici capaci di spiegare in modo scientifico la natura di questi oggetti.

(rappresentazione tridimensionale di un wormhole)

Tuttavia, esisterebbe una logica via di mezzo, rappresentata da ipotesi altrettanto fantascientifiche ma più plausibili. I cunicoli spazio-temporali e inter-universo, ad esempio, collegherebbero un universo ad un altro parallelo e differente, definiti Wormhole di Schwarzschild.
Questo permette di congetturare la possibilità che tali tunnel spazio-temporali possano essere usati per viaggiare da un universo ad un altro parallelo o per il viaggio nel tempo. In questo caso sarebbe una scorciatoria per spostarsi da un punto spaziotemporale a un altro differente. Nella teoria delle stringhe un wormhole viene visualizzato come la connessione tra due D-brane, dove le bocche sono associate alle brane e connesse tramite un tubo di flusso. Si pensa che i wormhole siano una parte della schiuma quantica o spaziotemporale. Anche il celebre astrofisico S. Hawking, ha ipotizzato tale possibilità e che i buchi neri, possano sfociare in buchi bianchi, attraverso tunnel dimensionali.

Se una civiltà riuscisse a disporre di mezzi capaci di resistere alle immani velocità di fuga nella singolarità, dovrebbe in teoria, poter percorrere milioni di anni luce in un tempo infinitesimamente basso, sfociando in zone remotissime da quelle di partenza. Altre ipotesi, invece, vedrebbero civiltà in fuga su immensi vascelli madre, partire a velocità elevate ma sostenibili da esopianeti vicini, per far giungere a destinazione i lontani discendenti. La fantasia non ha davvero limiti e registi del calibro di Spielberg e Cameron la sfruttano nei loro film per sbancare ai botteghini. Come si può notare, l'Ufologia, mantiene un piede nella realtà e uno nella fantasia, finendo troppo spesso per perdere di credibilità prima ancora di aver esposto le sue valide ragioni.

Ma ignorando per un attimo i limiti teorici imposti dalla fisica e affrontando il discorso UFO soltanto sull'analisi dei footage realizzati  dai testimoni, come dovrebbero essere queste presunti visitatori e perchè stenterebbero a mostrarsi apertamente?

ALTRI  INTERROGATIVI
Ipotizzando un'analisi sociologica e psicologica sulla casistica UFO, emerge un quadro poco rassicurante e denso di lacune incomprensibili.
Se di fatto teniamo conto di tutti i documenti disponibili, considerati dai debunker autentici e/o non contraffatti, notiamo alcune caratteristiche comuni a tutti i casi:
I dischi volanti si espongono alla ripresa per un lasso di tempo assai breve e spesso a causa di anomalie di manovra, come oscillazioni e difficoltà di manovra. In altri documenti questi oggetti sono dotati di sorprendenti capacità di volo e riflettono in tutti i casi la luce, come se fossero di metallo. Le dimensioni rimangono spesso assai ridotte, comprese tra i 5 e i 10 metri. Non ci sono mai segni grafici o simboli esterni sulle scocche per una eventuale identificazione.


In generale, possiamo tradurre questa analisi dicendo che si tratterebbe di piccoli oggetti volanti privi di ogni indizio per la loro identificazione. A rigor di logica, senza particolari indizi che dimostrerebbero il contrario, sarebbero ricognitori non armati senza pilota o con al massimo uno o due piloti. Mezzi così piccoli, riuscirebbero con fatica a viaggiare nello spazio e nel tempo siderale, per cui è plausibile la presenza di vascelli madre di cui tuttavia non si ha alcuna testimonianza.

E' evidente che dei ricognitori di piccole dimensioni abbiano dei compiti scientifici, come l'analisi del suolo, della bassa atmosfera o di cose o persone. Ma tuttavia, anche in questo caso, l'evidenza documentata di centinaia di oggetti simili ma non identici, ci porrebbe di fronte ad una vera e propria invasione aliena, magari compiuta da più razze differenti o da velivoli differenti. Inoltre, il fenomeno UFO, in termini moderni, è risalente al primo dopoguerra. Questo fattore temporale, implica che, l'analisi al suolo da parte di questi mezzi extraterrestri, si starebbe protraendo da quasi cento anni, su vasta scala e apparentemente per obiettivi sensa senso.


Mezzi dotati di una sopraffina tecnologia, avrebbero bisogno di pochi mesi per rilevare attentamente la composizione chimica dell'atmosfera e delle rocce. Qualche anno al massimo per la biodiversità principale delle aree più densamente abitate. Cento anni di ricerca aliena, sarebbero non più un'analisi ma un vero e proprio studio temporale dell'evoluzione della nostra società.
Una branca pseudoscientifica dell'Ufologia, chiamata clipeologia, termine che deriva dal termine latino clipeus (scudo), sosterrebbe che gli avvistamenti di UFO sarebbero iniziati fin dagli albori della storia umana. Sumeri, Egiziani, Greci, Romani: tutti questi antichi popoli avrebbero lasciato documenti scritti o pittografici della presenza di oggetti volanti non identificati. Sto realizzando a tal proposito un esaustivo dossier, che richiama e analizza questi casi dell'antichità, ma dal materiale analizzato fino ad ora, mi sento di escludere con assoluta certezza che si tratti di extraterrestri o forme intelligenti dotate di tecnologia propulsiva.

Alieni che ci studiano da secoli, mediante piccoli oggetti volanti, dalla forma discoidale e dal diametro di pochi metri. Dove risiederebbero questi esseri durante i periodi di non attività? Di cosa si ciberebbero?
Sono solo alcune delle domande sulla inverosimile ipotesi proposta. Ma se analizzassimo la medesima situazione su basi biologiche,  troveremmo facilmente altre anomalie inspiegabili.

Questi esseri, dovrebbero in qualche modo sostenere i loro processi biologici anche durante le fasi di studio. Cosa respirerebbero? E logico supporre ossigeno come noi terrestri, altrimenti gli angusti dischi dovrebbero essere persino dotati di respiratori. Come riuscirebbero a sopportare senza danni cardiovascolari, le manovre di volo ai limiti della fisica che spesso si vedono in qualche filmato di indubbia provenienza? Sono domande a cui gli ufologi dovrebbero rispondere e che a mio avviso, hanno come unica risposta la possibilità che questi velivoli potrebbero essere senza pilota (o che i documenti sono dei falsi).
Tuttavia velivoli senza pilota dovrebbero essere comandati a distanza, da incrociatori volanti o stazioni di terra. Lo scenario diventa ancora piu inverosimile e se vero inquetante.
Segnali radio anomali o interferenze di quelli terrestri potrebbero essere causati da questi mezzi misteriosi.
Una imponente casistica come quella posto sul banco delle indagini, non sembra tuttavia aver prodotto altrettanti documenti provenienti da stazioni radio, aeroporti o basi aeronautiche militari.
Il fenomeno UFO, per tanti motivi, sfugge facilmente alla comprensione logica e finisce quasi spesso  per diventare non analizzabile.
Scarsi i documenti non manomessi, inaffidabili le testimonianze, illogico l'intero mudus operandi dell'intero fenomeno. Inoltre sono scarsissime le basi scientifiche su cui si poggia.
Nel prossimo appuntamento parleremo invece di qualcosa di estremamente interessante, connesso col fenomeno UFO ma che coinvolge una branca della fisica ancora inesplorata: le sfere lumimose.

a cura di Arthur McPaul

Link:
http://it.wikipedia.org/wiki/Ponte_di_Einstein-Rosen

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L'UFO americano


Tutti i dettagli del fantomatico Ufo che le Forze Armate Usa stavano costruendo negli anni '50, svelato nei documenti segreti del governo statunitense recentemente declassificati e resi pubblici.

Assomiglia in tutto e per tutto a un Ufo. Ma è stato costruito dagli americani negli anni '50. O meglio, quasi costruito. L'oggetto volante a forma di disco avrebbe dovuto volare a 19.000 metri d'altezza e a una velocità superiore a 4.000 km all'ora. Ma la società che lo costruì riuscì a produrre solo un paio di modelli in scala ridotta, che mostrarono una fortissima instabilità di volo anche a pochi metri d'altezza, e così l'ufo americano venne cancellato dai progetti nel 1961.

Il Pentagono ha l'Ufo in cantina.
Alcuni documenti recentemente declassificati sono manna dal cielo per i complottisti. Il disegno qui sopra sembra essere parte di un progetto molto avanzato... Che sia la copia dell'Ufo di Roswell? Gli americani l'hanno ricostruito e fatto volare?

Niente di tutto questo. Sono passati trent'anni dal film E.T. e 65 da quando si è cominciato a parlare di Roswell, dell'astronave che molti credono sia precipitata lì e dei corpi alieni che sarebbero stati recuperati. Ma questo oggetto volante discoidale non è arrivato dallo spazio profondo, e per la verità non è neppure un disco volante, nel senso che non vola.

Il disegno è estratto dal Project 1794, Final Development Summary Report, un documento segreto di cui si conosceva l'esistenza ma che solo recentemente è stato reso pubblico. Dimostra - al di là dei dubbi, dei sospetti e delle "fughe di notizie" - come già nel 1956 gli Usa progettassero con molta creatività un velivolo a decollo e atterraggio verticale che potesse raggiungere velocità supersoniche. E così trovano conferma le foto rubacchiate chissà come e chissà dove e che con l'avvento di Internet hanno alimentato sospetti e misteri.

In piena Guerra Fredda e alla vigilia della crisi dei missili a Cuba le Forze Armate americane cercavano dunque un'arma micidiale, qualcosa che "gli altri" non potessero fermare: un aereo in grado di raggiungere Mach 4 (quattro volte la velocità del suono, più o meno 4.500 chilometri all'ora) e viaggiare a una quota di 19.000 metri. Un aereo così avrebbe pochi rivali ancora oggi.



Un prototipo di disco volante chiamato Avrocar costruito negli anni '50 dalla Avro che lavorò anche per il Project 1794.


In piena Guerra Fredda e alla vigilia della crisi dei missili a Cuba le Forze Armate americane cercavano dunque un'arma micidiale, qualcosa che "gli altri" non potessero fermare: un aereo in grado di raggiungere Mach 4 (quattro volte la velocità del suono, più o meno 4.500 chilometri all'ora) e viaggiare a una quota di 19.000 metri. Un aereo così avrebbe pochi rivali ancora oggi.

Un prototipo di disco volante chiamato Avrocar costruito negli anni '50 dalla Avro che lavorò anche per il Project 1794.
I test eseguiti alla Wright-Patterson Air Force Base, nell'Ohio, dimostrarono però che i concetti sulla carta non potevano essere messi in pratica. Il progetto affidato alla società canadese Avro Aircraft portò alla costruzione di due piccoli modelli di Avrocar, il nostro disco volante. Ma le prove di "galleggiamento" sul terreno, su di un cuscino d'aria prodotto da motori turbogetto, dimostrarono che l'oggetto era troppo instabile per poter volare anche a pochi metri dal suolo. Di fatto non si alzò mai più di un metro da terra e non superò mai la velocità di 55 chilometri all'ora.

Successive prove eseguite al Nasa Research Center di Moffett Field in California dimostrarono definitivamente che l'oggetto a disco non avrebbe mai potuto raggiungere velocità elevate. Ancora oggi, nel 2012, aerei a forma di disco sono pura utopia, anche se sono sempre più avanzati gli studi per aerei a "tutta ala", che sembrano essere il futuro dell'aeronautica.
[Guarda come saranno gli aerei del futuro]

Il misterioso Ufo americano non è l'unico disco volante che si è cercato di costruire. È noto, per esempio, che durante la Seconda guerra mondiale la Germania tentò di mettere a punto aerei a forma di "disco", come il Sack AS-6, di cui si sa quasi solamente che non riuscì mai a volare in modo soddisfacente. C'è poi il Couzinet RC360 Aerodyne, che il francese René Couzinet tentò di mettere a punto negli anni Cinquanta, ma presentato al govento francese venne considerato un progetto assurdo per via dell'enormità di denaro richiesto. Pare che Couzinet non si perse d'animo e si costruì il proprio personale disco volante, ma (evidentemente) ebbe scarso successo.

A cura di Raymond Zreick, Luigi Bignami

Foto di apertura:
Effetto di lensing gravitazionale sulla radiazione di fondo cosmico a microonde. Crediti: ESA and the Planck Collaboration; C. Carreau

Fonte:
http://www.focus.it/scienza/tecnologia/il-disco-volante-degli-americani_C12.aspx


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